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Cultura

RICCHEZZE SCOLASTICHE

LUISA OPRANDI - 09/05/2014

Le vincitrici del concorso Basili (da www.varesepolis.it)

Un concorso di narrativa e poesia sul tema “cartolina dal passato” e due giovanissime liceali prime classificate in ciascuna delle due sezioni: Houda Latrech, autrice di un avvincente racconto ambientato tra le macerie e le atrocità della guerra in Siria, Susanna Moeys, delicata e musicale nel legare tra loro i versi di un sonetto.

L’una bruna, col suo velo sempre ben intonato ai colori dell’abbigliamento, l’altra dai tratti nordici incorniciati da lunghi capelli biondi. Frequentano entrambe la classa seconda in due differenti sezioni del Linguistico Manzoni a Varese e nessuna delle due è di madrelingua italiana: la narratrice è di origine marocchina, norvegese e francese sono invece i genitori della poetessa.

L’esito della seconda edizione del concorso letterario dedicato alla memoria della professoressa Cristina Basili, scomparsa improvvisamente lo scorso anno e sempre presente alla memoria e al cuore di colleghi e studenti, offre una ulteriore bella occasione per raccontare la ricchezza della quotidianità interculturale nelle nostre scuole.

La scuola è infatti la dimensione sociale dentro la quale bambini, ragazzi e giovani con grande spontaneità mettono assieme e condividono le proprie storie, la cultura dei paesi di provenienza e costruiscono un futuro assieme. La lingua, le lingue sono naturali strumenti di aggregazione, attraverso i quali passano sentimenti, gioie, inquietudini e speranze.

Ed è così che Houda, Susanna, Chiara ed Alice – seconda e terza classificate per la narrativa – e Bianca, seconda classificata per la poesia, hanno portato nel proprio racconto e nei versi di endecasillabi, i sentimenti di giovani donne dinanzi al tempo, che in ogni presente riporta brandelli di memoria individuale e collettiva. Le vicende attuali della guerra in Siria sono così andate ad inanellarsi al dolore che la tragedia dell’olocausto ha lasciato nel destino di chi vi è sopravvissuto.

Fresche, fluide e ricche di spunti originali le tematiche di tutte le opere passate al vaglio di una giuria composta dai docenti di lettere del linguistico. Offerti dai familiari di Cristina, a ciascuno dei giovani scrittori è andato pertanto un ricordo della partecipazione, mentre alle cinque vincitrici buoni da spendere in una libreria della città. I docenti, a loro volta, hanno affiancato anche un regalo carico di valenza simbolica: dalla loro libreria personale annualmente, in occasione del concorso, scelgono dei libri che “passano” di mano, come il testimone di una staffetta, agli studenti premiati.

Un modo per dire che le parole hanno la forza di segnare strade da percorrere assieme e nelle quali poi avventurarsi in modo autonomo e libero.

 

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