Sono tenacemente impuntato sul fatto che se vogliamo cambiare veramente marcia si devono assolutamente fondare gli Stati Uniti d’Europa. Si deve smettere di andare avanti tutti in ordine sparso l’un contro l’altro armati. Un corpo senza un cervello centrale che coordini gli impulsi nervosi verso tutti i uoi apparati rimane un ammasso di materia amorfa destinata alla decomposizione. Questa Europa che è stata fondata sui dané oggi costruisce per nessuno, ma vediamo due Stati autonomi farsi l’occhiolino per darci costosi ordini. E noi pronti, signorsì! Chissà che salvataggio è stato questo euro mal calcolato, mal preparato e mal gestito, al punto da permettere fin dalla nascita speculazioni incontrollate anche nel commercio più spicciolo! Non servono le dichiarazioni dei professoroni macroeconomisti, ma sono più aderenti alla realtà le testimonianze quotidiane delle nostre mogli e mamme che seguono la microeconomia di pane, frutta e verdura, e delle materie prime indispensabili per l’andamento della famiglia. Per quanto riguarda la crisi economica imperante sarà vero che è stata innescata da arrembaggi finanziari mal governati oltreoceano, Ma avendo vissuto i periodi contigui all’adozione dell’euro ho toccato con mano che il crollo è incominciato dall’anno in cui ci è stato imposto in modo sconsiderato. Un’operazione valida condotta malissimo! Dissento totalmente da chi vede il ”benessere incredibile” . Con la vecchia lira siamo stati partecipi e fruitori del boom economico, chi ha saputo fare è campato bene, ma oggi entra nel coro dei piangenti e dei nuovi poveri. Dal periodo della lira non mi escono ricordi di suicidi quasi in massa ai quali abbiamo dovuto assistere in questi recenti anni! Visto che incombono le elezioni per gli scranni europei, guardiamo bene in faccia i candidati. E non diamo il voto ai tromboni che non mirano agli Stati Uniti d’Europa ma alle future prebende e benefit sui quali fanno conto.
Antonio Golzi
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