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Apologie Paradossali

COSE SERIE E COSE NO

COSTANTE PORTATADINO - 04/04/2014

Stavano assemblando un carro armato nel sottoscala. A chi non è venuto in mente Peppone e il suo carro armato nascosto nella stalla di Brescello? Ma quest’altro, benché fosse visibilmente ben costrutto in lamiera d’acciaio, mi è sembrato assai più simile ad carro carnascialesco che ad un’arma da guerra. Avrei più paura di uno che vada in giro con una P38 d’infausta memoria, ben nascosta in una giacca doppiopetto, che di una simile baracconata. Tuttavia non mi unisco allo scandalo di Salvini per l’arresto dei cospiratori: un arma è sempre un’arma, anche quando finisce nelle mani di un asino, anzi, diventa ancor più pericolosa, soprattutto per il suo utilizzatore, sia materiale, sia morale.

Il federalismo, invece è una cosa seria e meriterebbe maggior seguito di quello che si è espresso come pubblico di due validissimi convegni sulla democrazia in America, uno, proposto venerdì scorso da Eupolis, sull’organizzazione istituzionale e fiscale degli USA, l’altro dal Centro Culturale Milano con un lettura della ”Democrazia in America” di Tocqueville. Rimando i rarissimi appassionati della materia alla lettura degli atti presso i rispettivi siti internet (per non tediare i lettori di queste pagine) e mi permetto di tornare al tema della follia in politica.

Vedendo ricomparire l’onorevole Rocchetta, qualcuno si sarà rimembrato di un curioso provvedimento, preso, credo, da un giudice, che, anni fa, in occasione di una campagna elettorale cui partecipava il suddetto, impose la sospensione della campagna pubblicitaria di un’acqua minerale omonima (sì, quella di Del Piero, dell’uccellino e della plinplin di Cristina Chiabotto) sostenendo che avrebbe violato la par condicio elettorale.

Non mi è dato sapere se la furia separatista abbia covato nel seno del suddetto sovversivo per tutti questi anni in seguito alla mancata rielezione, certo causata anche dal tempestivo provvedimento cautelare in ordine al pericoloso prodotto. Colgo invece l’occasione per sollecitare l’immediata chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, aggiungendo alla considerazione generale della loro sostanziale inumanità, quella relativa al rischio, non accettabile in tempi di spending rewiew, che vadano incontro ad un pesante sovraffollamento, vista la quantità di soggetti strani in circolazione.

PS:  sto lavorando alla commercializzazione di una scatola di montaggio veramente originale: una piccola bomba A, replica di Hiroshima, (quasi) funzionante; mi manca solo lu ragnu, ma ho un amico che me lo caverà dal…

 

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