La “parcheggite” è la sindrome che sembra seriamente affliggere in questi anni, con una riacutizzazione recente, Palazzo Estense. Come è ormai noto la temperatura più elevata la si registra alla Prima Cappella dove viene confermata l’assurdità di un autosilo sotterraneo che sta provocando serie e motivate proteste di molti cittadini, in merito RMFonline ha dato ampio e documentato conto. Si tratta di una spesa di 2 milioni di euro salvo imprevisti, di una tragica ubicazione sull’ultima curva panoramica prima del viale delle Cappelle, di miglioramenti dell’accessibilità al Sacro Monte tutti da dimostrare. Tra l’altro c’è pure da mettere in preventivo un paio d’anni di lavori con conseguenze sulla viabilità locale facilmente immaginabili. L’esito purtroppo appare scontato.
Sta invece passando del tutto inosservata la possibile, definitiva sistemazione del parcheggio a raso all’interno dei Giardini Estensi, per capirci quello situato subito dopo il semaforo all’inizio di via Verdi. Avt, una volta ripristinato il fondo – letteralmente arato dalle piogge invernali che l’hanno trasformato in un enorme porzione di formaggio Emmental – si è detta pronta a metter sul piatto 100 mila euro per riorganizzarlo e sistemarlo con una pavimentazione di autobloccanti. Il Comune avrebbe dato il suo assenso. Avt fa il proprio mestiere e la sua proposta di manutenzione straordinaria è corretta. Ma per passare ai fatti serve un via libera dalla Sovrintendenza, la quale, a rigore di logica, dovrebbe dire no posto che lo spiazzo di sosta automobilistica intacca una porzione rilevante del Giardino storico della città, un tempo adibita a libero spazio di gioco per centinaia di ragazzini che lì hanno dato vita a memorabili partite di calcio con le porte delimitate dai libri di scuola protetti da maglioni e giacche a vento. In effetti se come assicura il Palazzo dovesse essere costruito, in tempi non biblici, l’autosilo di via Sempione (210 posti!), sul quale esiste un consenso quasi unanime, non si vede perché debba perpetuarsi l’esistenza del parcheggio dentro i Giardini. Basta garantire l’accesso alle auto di servizio del Comune già oggi parcheggiate alle spalle della ex palazzina della cultura. Tra l’altro proprio per la sua infelice ubicazione e le conseguenti difficoltà di accesso e deflusso è causa di pericolose code subito dopo l’impianto semaforico e di frequenti tamponamenti. Quindi sì a una solida manutenzione ordinaria legata alle esigenze dell’oggi, no a interventi strutturali che renderebbero definitiva un’area di sosta che è un vulnus all’integrità e al decoro del Parco comunale e che, non dimentichiamolo, era stata scelta come soluzione provvisoria negli anni settanta vista la fame di parcheggi di allora. Restituiamola dunque ai Giardini e ai ragazzini del centro storico.
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