Dopo aver imposto sacrifici a lavoratori e pensionati, il governo Monti pretendeva di fare il bis con i parlamentari, equiparandone i superstipendi alla media di quelli assai meno ricchi di cui godono i colleghi dell’Eurozona. La casta ha immediatamente reagito, prima recalcitrando, nicchiando, temporeggiando e infine rivendicando unicamente a sé stessa il potere di farlo. Indignata l’opinione pubblica. Invece farebbe meglio ad applaudire, poiché la mossa stabilisce un precedente traducibile in una insperata opportunità per lavoratori e pensionati. I quali, analogamente, potrebbero rivendicare il diritto di allineare le loro magrissime entrate a quelle ben più sostanziose dei colleghi europei. “Potrebbero”: in realtà non se ne farà niente, perché i signori del Palazzo lo dichiarerebbero inammissibile e incostituzionale. Così gli ultimi (lavoratori e pensionati) saranno i primi (a pagare) e i primi (senatori e deputati) ultimi. Questa è la via, la verità e la vita.
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