Le nuove generazioni vivono immerse in un mondo ipertecnologico, fatto di stimoli sempre più sofisticati. Vero. Si relazionano poco, non riescono a concentrarsi a lungo, riempiono il tempo ignorando il valore delle pause. Altrettanto vero. Passano troppo tempo sui social network, o sui cellulari di nuova generazione, vivono quasi sempre davanti ad uno schermo. L’elenco è davvero lungo e ci fa sorridere il ricordo dei tempi, non lontani, in cui tutte le colpe erano attribuite alla televisione, la “cattiva maestra” del filosofo Karl Popper.
Se invece provassimo a lavorare con le nuove generazioni sull’ascolto? Ricordando che imparare ad ascoltare è la premessa del dialogo, perché si è in relazione solo se si è capaci di usare correttamente la parola attribuendole il valore di risposta all’altro.
Ai ragazzi della media Anna Frank di Varese è giunta l’offerta di un laboratorio sull’ascolto e sull’uso mediato della parola: costruire un giornale radio dei ragazzi, rivolto ad altri coetanei e a utenti di ogni età. La proposta è di Radio RMF che può contare sull’aiuto di Ilaria Beretta, autrice televisiva con anni di esperienza radiofonica qualificata.
La scuola dei quartieri di Giubiano / Bustecche / Bizzozero sarà la prima a fruire di uno spazio radiofonico dedicato. Nella fascia oraria compresa tra le 11.30 e le 12 del giovedì, a partire dal 27 marzo, gruppi di studenti di una decina di classi, dalla prima alla terza media, prepareranno un notiziario. Con l’esperta lavorano i professori di lettere e alcuni collaboratori della radio di viale Borri.
Dopo una lezione informativa sulle modalità con cui si costruisce un testo radiofonico, gli studenti si sono messi al lavoro per raccogliere, cucire, mettere in onda il proprio GR. Le notizie partono dalla vita della scuola: progetti, gite, concorsi, giochi matematici, incontri con testimoni del nostro tempo, e includeranno anche cronache dal quartiere e dalla città.
La proposta non sottrae tempo utile allo studio, anzi, può contribuire a potenziare alcune delle abilità comunicative necessarie alla formazione dei giovani. Un’esperienza “dentro” la radio riesce a coinvolgere diversi aspetti della didattica. Insegna a scegliere le notizie da trasmettere, mettendosi nei panni di chi ascolta: è interessante quello che vorrei raccontare? Richiede di scrivere il testo da leggere in diretta tenendo d’occhio i tempi: ogni parola ha un peso, occupa uno spazio, produce dei significati che una volta trasmessi non si potranno più ignorare. Il tempo della radio costringe poi a combinare i propri tempi con quelli degli altri: non posso dire “tutto” quello che mi preme perché esiste lo spazio limitato della trasmissione che deve accogliere ognuno dei contributi previsti.
Un giornale radio prodotto a scuola porta la voce dei ragazzi fuori dalle aule, raggiunge il territorio, ne valorizza le iniziative offrendo all’esterno l’immagine di un ambiente dove si produce cultura viva. Inoltre un GR può essere ascoltato e riascoltato in streaming, da soli o con gli altri.
Aggiungiamo il dato che nel nostro paese l’ascolto della radio, soprattutto di quella locale, è in crescita costante. Si tratta di uno strumento semplice, che ci segue ovunque e ci consente di mettere in campo l’immaginazione attivando anche il pensiero, molto più di quanto si riesca con gli altri mezzi tecnologici. Le statistiche parlano di quattro ragazzi su dieci che dichiarano di ascoltare la radio tutti i giorni, principalmente attraverso lo stereo (38%) e in automobile (61%), per lo più nel pomeriggio. I programmi musicali e quelli sportivi vanno per la maggiore.
L’avventura potrà estendersi, il prossimo anno, ad altre scuole della città e dei dintorni.
Ilaria Beretta ha lavorato a Radio RAI per dodici anni come autrice e redattrice e per la Radio Svizzera Italiana come inviata per la cultura; è stata assistente parlamentare alla Camera dei Deputati. Ha realizzato il progetto Manualità un gioco da ragazzi che in due anni, dal 2011 al 2013, ha coinvolto venticinquemila bambini in tutta Italia nei laboratori del fai da te, appositamente dedicati a loro. Gestisce corsi di giardinaggio per bambini. È socia fondatrice dell’associazione “Il giardino segreto” per la diffusione e la promozione della lettura tra i giovanissimi, è professionista della comunicazione come responsabile di due uffici stampa, fa parte della commissione selezionatrice per Milano e Lombardia del premio letterario per testi inediti “La Giara”, RAI-ERI.
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