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Cara Varese

AVANGUARDIA MARIANA

PIERFAUSTO VEDANI - 14/02/2014

L’incontro con Medjugorje dell’anno scorso a Varese

All’inizio degli anni 80 tamburi lontani diffusero timidamente notizie di eventi degni di attenzione da parte degli ambienti cattolici. Tra i primi a captare i messaggi, che provenivano dalla Bosnia Erzegovina, furono medici di Varese e Milano, uniti da amicizia, che decisero subito di andare a verificare di persona.

Trent’anni dopo si può dire che il mondo intero conosca bene la storia di Medjugorje, nella quale Varese ha ricoperto con umiltà e tenacia un piccolo ruolo di avanguardia nella crescita del culto mariano legato alle apparizioni. Piace ricordarlo in occasione del grande incontro di preghiera dei devoti della Regina della Pace in programma domani 16 febbraio al Palasport di Masnago.

È però doveroso anche ricordare che la nostra gente non ha scoperto la Madonna grazie a Medjugorje, anzi proprio il particolare amore millenario per la Vergine del Sacro Monte e il sentitissimo culto dell’Addolorata, compatrona di Varese, hanno contribuito ad avere fiducia, a credere con largo anticipo nel mistero sbocciato in un poverissimo villaggio e annunciato per il tramite di sei ragazzi.

La Chiesa ha sempre avuto doverosa e assoluta prudenza davanti a fatti soprannaturali e sino ad oggi ne ha riconosciuti una ventina sui circa duemila segnalati in un vastissimo arco di tempo. Non cambierà metro di giudizio, né lo ha cambiato dopo che la scienza ha escluso imbrogli nell’ambito delle apparizioni o dopo gli strepiti per la durata delle apparizioni. A Laus, in Francia, le apparizioni, riconosciute, sono durate cinquantaquattro anni.

La prudenza vaticana non è andata oltre, anzi ha riconosciuto il nuovo culto mariano, ha approvato la presenza e la guida sacerdotale nei pellegrinaggi, ma non ha imposto obblighi al clero nel quale oggi troviamo preti “madonnari” e altri, come sostiene un medjugoriano d’antica militanza, un po’ pigri, altri ancora indifferenti o supertradizionalisti. Magari senza essere mai andati a Medjugorje.

L’appuntamento di Masnago è alla quarta edizione e vedrà la partecipazione di fedeli che verranno anche dalle zone insubriche, è stato preparato con i criteri di sempre: una organizzazione efficiente, contenuti di grande profilo grazie alla presenza di religiosi e di laici per catechesi, testimonianze, preghiera e riti.

Il tutto nell’ atmosfera particolare che caratterizza le assemblee di questo grande popolo della pace.

L’incontro avrà nella veggente Marija il riferimento più importante della giornata. All’inizio del pomeriggio darà testimonianza rapportandosi, almeno così ha sempre fatto, con situazioni e problemi di carattere generale per poi approfondire aspetti e comportamenti religiosi che hanno riscontri nella comunità. La preghiera del rosario, dopo le 17,30, avrà un momento di attesa e speranza particolari nell’incontro di Marjia con la Regina della Pace.

In sostanza verrà seguito un programma molto simile a quelli che in parte i pellegrini affrontano quando vanno in Erzegovina: l’incontro di Masnago da quattro anni viene organizzato per favorire tutti coloro che per ragioni varie non possono recarsi nella lontana Erzegovina. L’iniziativa è degli Amici di Medjugorje, associazione no profit che ha aderenti anche in altre città e gode della fiducia di personalità del cattolicesimo. Non poteva essere diversamente per gente cresciuta in una comunità devota o comunque rispettosa della Madonna.

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