Inizia una liturgia, che ti invita all’ascolto, ti prepara all’incontro, ti apre al mistero.
È cammino contemplativo: si snoda come un rosario, ritagliato nel bosco, avvolto nella natura.
L’arte dell’uomo a meraviglia si incastona nell’opera del Creatore: una nuova creazione.
Alle cappelle férmati: fontane che dissetano il tuo cuore arido alla ricerca della pace.
Come d’incanto, all’anima in attesa si svela la grande notizia del Verbo fatto carne.
Vedi l’uomo della croce, senti il suo grido, ascolti parole di speranza: Donna,ecco,tuo figlio.
Non cercarlo tra i morti, è risorto, non è qui. Per tutti la morte è vinta e le potenze avverse.
Lo spirito sospinge, anela salire ancora, lassù ti attende qualcuno che tu cerchi.
Qui sei venuto per avere le risposte, invano laggiù cercate: ora quel volto ti parla.
Alla città ormai lontana più non appartieni, passo dopo passo un mondo nuovo appare.
Il salire si fa leggero, nell’armonia immerso, percorso d’arte e di luce, richiamo irresistibile. Lo Spirito che rinnova, ti ha preso per mano, per grazia reso figlio nella famiglia del Risorto.
O Maria, donna della fede, madre dei discepoli, la festa del cielo mostraci, dove ci attende Amore.
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