I varesini maturi hanno tutti goduto da bambini, nell’imminenza del Natale, della visione di vetrine davvero speciali. Lo erano quelle attorno al salotto della città: spiccavano i giocattoli di Bettinelli sotto le arcate di Palazzo Romanò – con l’asinello che scuoteva la testa e le vaporose culle gonfie di pizzi – e i trenini e le lussuose macchinine a pedali di Verga, in via Marcobi.
Visioni ineguagliabili per tanti piccoli che se ne restavano estatici, i nasi all’aria, ma che neppure osavano pensare si potesse chiedere tanto al Bambino Gesù. Oggi al posto del bel palazzo Romanò e di Bettinelli c’è il casermone grigio a suo tempo costruito per far posto alla sede della Standa.
E anche le vetrine di Verga hanno in parte ceduto spazio a un negozio di una nota catena d’abbigliamento. Il nome dei Verga, ancor più di allora, racconta di una presenza importante: perché la vetrina bella della famiglia, molti lo sanno, continua ad essere dedicata ai bambini, bambini che hanno però bisogno di attenzioni e cure speciali.
La scomparsa prematura della piccola Maria Letizia Verga, figlia di Giovanni, portò negli anni Ottanta alla nascita di un Comitato legato all’Ospedale San Gerardo di Monza, dedicato al suo nome. E, da allora, fu l’inizio di una battaglia, quella di un’associazione di genitori e medici, compatta e decisa a dimostrare che dalla leucemia infantile si può guarire.
Di risultati il Comitato ne ha portati e continua a portarne, basta scorrere le tante e belle storie di bambini restituiti sani alle famiglie. Miracoli, forse, ma supportati dallo studio e dalla tenacia, dei medici, dei ricercatori, delle famiglie.
Nel 2005 il comitato ha dato vita alla Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (MBBM), per poter gestire in modo diretto i reparti materno infantili del San Gerardo di Monza, dove da anni si combatte contro la leucemia infantile, e dove il Comitato aveva deciso di portare la sua fattiva collaborazione in termini di organizzazione e sostegno economico rivolta all’assistenza dei bambini ricoverati.
Basterebbe solo ricordare il Residence Maria Letizia Verga, nato nel 1998, per ospitare i piccoli in cura al San Gerardo che non necessitano di un ricovero fisso ospedaliero ma di un ambiente accogliente che faccia da casa tra una terapia e l’altra. E ancora i percorsi di sostegno psicologico e sociale dedicati ai bambini e alle famiglie, e infine l’attività didattica creata all’interno dell’ospedale.
Di tale attività scolastica si racconta nell’ultimo numero del Piccolo Notiziario del Comitato Maria Letizia Verga, che proprio della Scuola in Ospedale è organo di informazione, nonché “panino” del più ampio notiziario informativo dello stesso Comitato. Sulla copertina dell’ultimo numero spicca l’immagine del presepe realizzato dagli studenti di ogni ordine e grado della Scuola in Ospedale del San Gerardo in occasione della XVIII mostra del presepio tenutasi presso l’Arengario di Monza. Partendo dalla tematica proposta “Il Paradiso” i piccoli allievi e pazienti dell’Ematologia pediatrica hanno immaginato il giardino dell’Eden e realizzato ogni elemento con il pannolenci colorato.
Ma forse il presepe può essere visto anche quale simbolo benaugurante di un’altra recente e grande sfida, avente sempre come scopo la restituzione della salute ad altri bambini malati.
A raccontarlo è sempre lo stesso Notiziario. A settembre è iniziata la costruzione di un nuovo ospedale per la ricerca e la cura delle leucemie infantili su terreno adiacente a quello dell’Ospedale già esistente (e ora in fase di ristrutturazione). Si chiamerà “Centro Maria Letizia Verga – Studio e cura delle leucemie infantili”, questa l’ esatta denominazione della nuova struttura ospedaliera, e sarà gestita da mani private (la fondazione MBBM) con la presenza, come partner garante della competenza medico-scientifica, del San Gerardo di Monza. I programmi di ricerca ora affidati alla Fondazione Tettamanti saranno inoltre potenziati grazie anche alla collaborazione con la facoltà di Medicina dell’Università Milano-Bicocca.
Il contratto del primo importante finanziamento di cinque milioni di euro è stato firmato a novembre dal presidente Giovanni Verga e il primo mattone era già stato posato fin da settembre. La consegna è prevista entro quattordici mesi e il costo complessivo della costruzione sarà di oltre undici milioni di euro. Un sogno che nella volontà di Verga deve diventare realtà al più presto poiché i lavori di ristrutturazione già in corso dell’Ospedale San Gerardo, della durata prevista di otto anni, potrebbero intralciare l‘assistenza dei piccoli malati. Da qui la volontà di rendere autonomo l’intera complesso destinato alle loro cure.
Lo spot registrato dal calciatore della nazionale Riccardo Montolivo è un primo passo e un segno di quelle eccellenti disponibilità che da sempre s’accompagnano alla miracolosa catena di generosità partita negli anni Ottanta dalle vetrine di un negozio varesino. Circa cinquecentomila euro sono stati raccolti nei primi mesi della nuova campagna di raccolta fondi per il nuovo Centro, ma la strada è lunga e non facile.
“DAI! Costruiamolo insieme” è il motto del comitato e di Giovanni Verga che non nega la difficoltà finanziaria dell’impresa, ma trae conforto da tante belle storie di miracoli che al San Gerardo di Monza ha visto fiorire per anni.
“Siamo molto lontani, dice, ma noi ci crediamo”.
per saperne di più: Comitato Maria Letizia Verga c/o ospedale San Gerardo Monza Via Pergolesi 33 Monza www.comitatomarialetiziaverga.it
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