Egregio direttore,
sul parcheggio interrato che l’Amministrazione comunale intende realizzare in località Prima Cappella, per un costo stimato, per ora, in circa tre milioni di euro, 35/40.000 euro per ognuno dei 90 posti auto, si è già detto molto anche se non ancora abbastanza.
E’ evidente che, per l’accessibilità al Sacro Monte, in vista di Expo 2015, un nuovo parcheggio sia indispensabile.
E’ altrettanto evidente, tuttavia, che l’ubicazione migliore non sia alla Prima Cappella ma presso la stazione di valle della funicolare Vellone – Santa Maria del Monte, dove i costi per la collettività sarebbero inferiori.
Solo in tale modo, infatti, esso potrebbe essere funzionale al rilancio della funicolare, costata 6,5 milioni di euro, che, come tutti sanno, è in perdita di circa 200.000 euro ogni anno.
In questa direzione, particolare interesse aveva destato la proposta formulata dalle società Sintagma e Citra, consulenti dell’Assessorato all’Urbanistica per la redazione del Piano Urbano della Mobilità, che avevano proprio ipotizzato di rilanciare la funicolare attraverso un doppio intervento infrastrutturale: la costruzione di un parcheggio di 180/220 posti alla stazione di valle e la realizzazione di un ascensore inclinato che consentisse di superare il dislivello tra la stazione di monte della funicolare stessa e la zona del Santuario.
Grazie a questo sistema, i visitatori del Sacro Monte che non avessero voluto percorrere la via della Cappelle a piedi, avrebbero potuto raggiungere in auto o in autobus la stazione di valle della funicolare e, con quest’ultima, avrebbero potuto salire a Santa Maria del Monte, in via Fincarà; da qui, con l’ascensore inclinato, avrebbero potuto raggiungere via Bianchi, a pochi passi dal Santuario.
Con questa soluzione, avrebbe potuto essere interdetto l’accesso alle auto alla vetta della nostra montagna, con l’eccezione di chi, in nome della propria comodità e fino ad esaurimento dei posti, fosse stato disponibile a pagare un ticket d’ingresso, e di chi, a Santa Maria del Monte vive e lavora, e avrebbe potuto essere garantita l’alternativa di un accesso agevole con i mezzi pubblici.
“Si tratta di un’ipotesi di lavoro ancora da valutare con attenzione – scriveva in proposito l’Assessore all’Urbanistica Fabio Binelli, nel 2010, sul n. 49 della rivista “Il nostro Sacro Monte” – sia sotto il profilo viabilistico (la strada che porta alla stazione di valle è adeguata a reggere anche i flussi di auto private?), sia sotto il profilo paesaggistico-ambientale (un parcheggio in quella posizione deve essere progettato bello e invisibile), ma la disponibilità espressa dal presidente del parco ad approfondire la proposta e la presenza al tavolo della Regione Lombardia, fa ben sperare sul prosieguo del lavoro”.
Cosa è cambiato da allora? Perché, per fare del Sacro Monte un motore di sviluppo sostenibile dell’intera città, l’Amministrazione preferisce optare per il parcheggio inutile e costoso alla Prima Cappella? Perché preferisce, per poterlo realizzare, comprare un’area privata al prezzo stimato di 272.400 euro? La dimensione religiosa del luogo e lo straordinario contesto ambientale, patrimonio dell’UNESCO, non suggerirebbero un approccio più delicato e rispettoso? Ci si è almeno confrontati nel merito con il Parco Campo dei Fiori, la Parrocchia, la Fondazione Paolo VI e con l’Associazione Amici del Sacro Monte?
Riteniamo doveroso che l’Assessore Binelli spieghi pubblicamente le ragioni che, con il nobile intento di valorizzare e rilanciare il nostro più rilevante gioiello artistico, spingono l’Amministrazione ad abbracciare un progetto il quale alla maggior parte di noi comuni mortali appare incomprensibile e il quale rischia di danneggiare, permanentemente, la nostra montagna, di cui tutti noi varesini siamo orgogliosi.
Varese, 2 dicembre 2013 Fabrizio Mirabelli Capogruppo PD Varese
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