Sarò Breve

UN’ALTRA STORIA

PIPINO - 29/11/2013

L’ex senatore che fu premier e non sarà più cavaliere non demorde, farà ancora parlare di sé, l’ha rabbiosamente promesso a chi lo ama e a chi lo odia. Nel frattempo, giova occuparsi di un’altra storia – questa a lieto fine – che potrebbe essere raccontata sotto il titolo “la monca di Monza”. “Monca” non è un refuso, era la mano di Valter Visigalli, da circa un mese il primo uomo al mondo con una mano bionica che gli consente di lavorare, di scrivere, di guidare l’auto e di essere del tutto indipendente. Gliel’ha fissata un chirurgo monzese, Marco Lanzetta, che dirige l’Istituto Italiano di Chirurgia della mano. Sì, Marco Lanzetta, proprio lui, il plurimedagliato professore che per nove anni ha battagliato senza successo – alla fine ha dovuto alzare le mani – per una cattedra all’Università dell’Insubria. Si disse che il posto messo a concorso era riservato ad altri. Si disse e avvenne. A Varese non l’hanno voluto. I suoi libri, i suoi successi internazionali, a Quebec, a Sydney, a Lione, gli innumerevoli articoli scientifici pubblicati sulle più autorevoli riviste non sono serviti a niente. “Che Marco Lanzetta sia il miglior chirurgo ortopedico lo dice soltanto lui” disse allora il professor Paolo Cherubino. Cherubino chi?