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CALCIO, PUBBLICITÀ E AMORE

ETTORE PAGANI - 15/11/2013

Stefano Beltrame, passato dal bianconero della Juve al biancorosso del Bari, pare abbia recuperato l’amore – da qualche tempo dato per disperso – della fidanzata ricorrendo all’eclatante, e certamente non usuale, stratagemma di far pubblicare, sulla copertina di un rotocalco, a spazio totale, la fotografia sua e della fidanzata scattata, evidentemente, ad amore ancora vigente. Il tutto attorniato da frasi di amore e di richiamo tipo allodole. Come si diceva, a quanto pare, l’idea sembra aver sortito l’esito sperato perché la femmina, evidentemente colpita dalla stravagante novità, pare abbia sentito risvegliare dentro di sé un amore forse affidato ad un precoce letargo.

Qualcuno pare abbia commentato la cosa pensando – o addirittura affermando – che, se per svegliare i sentimenti occorre un rotocalco chissà cosa si sarebbe ottenuto con una batteria se non, addirittura, con un’intera orchestra; qualcun altro ha persino pensato che se una copertina a tanto è arrivata, se fosse stato noleggiato, al riguardo, l’intero rotocalco l’ex fidanzata si sarebbe ripresentata al caro ex estinto in veste da sposa e addirittura sull’altare. Pare che altri – ancora – abbiano già pensato di noleggiare un quotidiano per arrivare a cuori preziosi e blindati di una Belen o di una Naomi e così via. Insomma non è da escludere che lo stratagemma, peraltro carino, abbia a far lievitare variopinte fantasie.

Se vogliamo un precedente già s’era verificato: quello di Francesco Totti che, sollevando dal campo di gioco la maglia indossata della Roma, aveva presentato alla futura splendida compagna presente in tribuna un “6” seguito da un “bellissima” pure ricorrendo alla stampa.

Il fatto è che sua maestà Francesco, nella più che giustificata e consolidata carica di Re di Roma e del calcio in generale, non avrebbe potuto mai essere stato suscettibile di critiche o di discussioni tra i suoi amori e le sue qualità di giocatore.

Beltrame, invece, dovrà darsi da fare – e tanto – con la maglia biancorossa per evitare di cadere sotto la mannaia di tifosi più che inferociti – per l’ipotesi di scarso rendimento in campo – e addirittura propensi allo “sfottò”.

Che, spesso, è peggiore della ferocia.