I morti là giacciono ma il loro ricordo è pungente dolore.
La vita come un lampo, dissolta nella morte travolta senza pietà.
Non ci diamo pensiero, viventi su questa terra illusi come eterni.
Voi,discepoli di Cristo, cosa mi raccontate del dramma della morte ?
La vita alla terra avidamente attaccati, voi non potete.
La parola preziosa nell’oblio non tenete, dai tetti dovete gridare.
La luce dell’evangelo una vita opaca tristemente spegne.
L’umanità è in pena; una ferita è aperta, angoscia e tormento.
Al libro della vita chi toglierà i sigilli e darà luce al futuro ?
Un bimbo depone un fiore, mormora una preghiera, il suo volto sereno mi guarda.
In quell’istante mi ricordo le parole del Maestro: “Se non sarete come bambini…”
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