Gentile Direttore,
nella Parrocchiale di Casbeno e precedentemente al Sacro Monte moltissimi cittadine cittadini hanno saluto Lucia Aletti, un donna solare ed entusiasta della vita, che ha costruito con Virgilio una bella e solida famiglia di cui era orgogliosa, come lo era dei sui due splendidi figli, una insegnante appassionata del suo lavoro e dei sui studenti come sanno esserlo i docenti che amano la scuola quasi come una seconda casa, una amica sempre felice e sorridente.
Ma Lucia è stata anche una donna che si è impegnata in prima persona per costruire il bello della nostra città. A questo aspetto della sua vita vorrei dare risalto, perché Lucia è stata, con azioni e scelte vissute con umiltà, importante come sanno esserlo le persone che costruiscono, progettano, si mettono in gioco in prima persona.
Quando due anni fa era partito il progetto di affiancare alle liste dei partiti anche una lista civica, Lucia era con noi a costruirla, entusiasta e propositiva: nel progetto di una Varese ancora più bella e vicina alla gente, che assieme abbiamo preparato, tanto c’era e c’è dei suoi vivaci e colorati pensieri, del suo sognare il bello come realtà possibile, del suo amore per la natura, l’ambiente, la cultura, la musica, l’arte, la storia, la gente di questa nostra Varese.
E quando una ventina di cittadini hanno dato vita al progetto di una associazione culturale che facesse rifiorire la bellezza del territorio con attività e progetti alla portata di tutti, che facessero respirare il senso dell’essere comunità che costruisce e vive assieme, Lucia è stata la prima firmataria nella fondazione di Floreat.
Lucia: una ricchezza di umanità, di idee, di disponibilità. Lucia che ha davvero voluto bene alla nostra città. Un bene semplice e vivace, garbato e saggio, vissuto senza tirarsi indietro, anche quando la malattia è entrata nella sua storia di donna ancora giovane.
Lucia, una delle tante persone cui è giusto dire grazie per avere percorso le strade che ce l’hanno fatta incontrare, per avere incrociato il suo destino con il nostro, per essere stata quella solare ragazza dal sorriso contagioso che ha sempre saputo dire: se c’è bisogno, io ci sono.
Luisa Oprandi
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