Ambiente

DISCARICA SUL CONFINE

ARTURO BORTOLUZZI - 11/10/2013

Per manifestare il mio più aperto sostegno alla giusta preoccupazione espressa dall’intero Consiglio comunale di Cantello riguardo il PUC (Piano di utilizzo cantonale) e la discarica di inerti di Stabio, ho scritto al presidente della Regione Lombardia e all’assessore all’Ambiente, all’energia e allo sviluppo sostenibile, al presidente della Commissione Ambiente regionale, ai responsabili delle opere pubbliche dei municipi di Stabio e di Bellinzona, in Svizzera, e per conoscenza – ovviamente – al sindaco del comune di Cantello. Non è possibile rimanere fermi davanti alla volontà del governo ticinese di realizzare una nuova area di smistamento di materiali inerti (con annesso frantoio) posizionata sul confine italo-svizzero.

In proposito, considerata la gravità dell’intervento in fase progettuale, così come mi è stato comunicato dal Comune di Cantello, concordo pienamente con la contrarietà al progetto espressami e, palesando il timore per l’intervento, ho sottolineato anche la mia piena contrarietà a quest’opera.

Non posso non criticare la perniciosa prassi del Cantone Ticino di confinare lungo il confine una innumerevole serie di realizzazioni che provocano nocumento alla qualità della vita dei residenti in Comune di Cantello.

Ho chiesto perciò alla Regione Lombardia di praticare ogni attività politica che possa essere utile per impedire la realizzazione di quest’opera.