Nel 1914 in una casa prospiciente il lago di Varese una bambina di sette anni giocava spensierata nella casa dei nonni paterni, si chiamava Edwige Louise Caroline Cunati detta Vigette. Era nata nel 1907 in Francia a Versoul ( Haute Saône ) da Guy Cunati, cattolico convinto, ingegnere, uomo amante della vita, originario di Varese. La madre, Berthe Koening, protestante nata in Lorena, era secondo il marito sempre triste, “non l’ho mai vista ridere” diceva.
La bambina era arrivata in quell’anno a Varese poiché il padre era stato mobilitato e inviato al fronte italiano. Nell’agosto 1918 Vigette ritornerà in Francia con la madre, col padre si stabiliranno a Talant presso Digione. A diciotto anni opterà per la cittadinanza francese.
Già a undici anni scopre in una recita scolastica il fascino della scena, quindi si iscrive al Conservatorio di arte drammatica di Digione. A ventun anni si trasferisce a Parigi, contro il parere della madre, ed inizia ad interpretare piccoli ruoli a teatro. Nel 1930 sposerà Pierre Feuillère, persona coltissima ma di indole debole, dedito alla droga; il matrimonio fu pertanto di breve durata.
Debutterà nel cinema nel 1931 con lo pseudonimo di Cora Lynn per differenziarsi dalla sua attività teatrale nella quale mantenne il nome del marito Feuillère.
La fama la raggiunse nel 1935 con il film Lucrezia Borgia nel quale apparve discinta, cosa che all’epoca fece scandalo. Da questa data inizierà la sua scalata al successo sia in teatro, attività che privilegiava ma di scarse entrate, sia nel cinema.
Recitò da protagonista con i migliori attori sia teatrali (fece coppia con Jean Marais ) che cinematografici (un debuttante Fernandel, Gérard Philipe, Jean Gabin, Brigitte Bardot, Alida Valli, Simone Signoret, Valentina Cortese) per moltissimi anni: fu presente anche in una fortunata serie televisiva nel 1993.
Partecipò a tournée in tutta Europa ed in Egitto e più volte in Italia. Il suo nome rimarrà per sempre associato ad alcune tra le più notevoli opere drammatiche del teatro francese contemporaneo di Claudel, Verneuil, Girardoux, Cocteau, Bourdet.
Ebbe innumerevoli riconoscimenti quali, ad esempio, la Legion d’Onore, Ebbe il titolo di Commendatore delle arti e delle lettere, la Gran Croce dell’ordine nazionale al merito, i massimi riconoscimenti teatrali come il Molière nel 1993 in occasione del suo spettacolo di addio “Edwige Feuillère en scène” al teatro della Madeleine ed il César d’onore nel 1984.
Morì all’ospedale di Boulogne il 13 novembre 1998.
Scrisse tre eccellenti libri di ricordi pieni di ” intelligenza e di pudore”.
A Parigi nel 2003 è stata creata un’ associazione a suo nome per perpetuarne la memoria e la stessa città di Parigi le ha dedicato una via nel VII arrondissement.
Qualche cinefilo può dirci se vale la pena di riscoprirla?
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