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L’ORA DELLE NOSTRE ACQUE

ETTORE PAGANI - 13/09/2013

Della scoperta tardiva delle acque del lago di Varese come eccellenti per la disputa di gare di canottaggio si era già detto in passato e, in particolare, in occasione dei campionati europei.

Acque assolutamente tranquille sostanzialmente mai propense ad agitarsi – con quel moto ondoso tanto nocivo per regate – per la felice collocazione del lago con acque ideali per la regolarità di risultati e di tempi ottenuti.

Da sempre quelle acque furono lì a disposizione di chi volesse tenerle in debito conto. Si preferì, nei tempi, dirottare su altre scelte – con frequenza sul Lario per esempio – nel regno di altre eccellenti sedi di canottaggio più in vista – anche sotto un profilo pubblicitario di quella varesina – dimenticando di tener presenti le pur egregie glorie conquistate dal sodalizio della Schiranna.

Meglio tardi che mai comunque.

Al risveglio, coinciso con gli Europei, ha fatto, ora, seguito il Mondiale Masters in attesa della disputa, annunciata per il 2015, di una delle tre prove della Coppa del Mondo.

Insomma è esplosa l’era Schiranna. Più che parlare di vento propizio – che al canottaggio non giova mai – si dovrà pensare che nel nostro lago si sia infilato, meravigliosamente, qualche rivolo, fuori rotta, dell’acqua di Lourdes.

Una benedizione che, dalle loro attuali postazioni, vedranno certamente con gioia i nostri vecchi campioni: Bardelli, Vescovi, De Bortoli, Urbani e via dicendo. Senza trascurare i dirigenti di quei tempi a cominciare da quel Pio Gamberini segretario insuperabile: che della Canottieri Varese aveva fatto il centro di una passione sportiva che era anche il centro della sua vita.

La meritata – quasi insperata per via del tempo trascorso – ma assolutamente dovuta attenzione alle nostre splendide rive v’è da sperare che abbia a riproporre in maggior misura, rispetto alla presenza attuale, la passione di tanti giovani da cui non vanno immuni le prove riservate agli amatori che, pure esulando dall’agonismo puro, raccolgono un numero imponente di praticanti di cui è stata meravigliosa espressione la manifestazione varesina.