Sono passati centoquarant’anni da quel luglio del 1873 quando Giovanni Carnovali – detto familiarmente “Il Piccio” – scomparve nelle acque del Po nei dintorni di Cremona. La fatale nuotata fu l’epilogo di una vita fuori dagli schemi consueti, geniale e bizzarra come si conviene ad un artista.
Nato a Montegrino Valtravaglia nel 1804, si trasferì nel 1812 con la famiglia ad Albino, nella Bergamasca dove il padre aveva trovato lavoro come muratore e ideatore di fontane e giochi d’acqua presso la casa dei conti Spini: furono loro a chiamarlo “il piccio” perchè era il più piccolo della famiglia. Dimostrò precocissimo le sue capacità tanto da venire iscritto ad undici anni alla scuola di pittura dell’Accademia Carrara ma, pur partecipando sovente alle esposizioni ufficiali promosse a Bergamo e a Milano e ricevendo numerose commesse pubbliche e private, si dimostrò sempre refrattario alla maniera accademica cercando un suo stile originale che, pur nel solco del romanticismo del primo Ottocento, lo portò a diventare anticipatore della Scapigliatura e del Divisionismo.
Il Piccio, come più tardi gli impressionisti, amava disegnare en plein air durante il suo vagabondare nelle pianure lombarde. La sua irrequieta personalità lo spingeva inoltre a continui e repentini spostamenti compiuti per lo più a piedi che lo portavano a viaggiare per la Lombardia e raggiungere Parma, Firenze, Roma e Napoli. Una volta si decise anche di tornare al paese d’origine, ma dopo aver percorso parecchie miglia a piedi – così vuole l’aneddoto – ed essere giunto a destinazione in piena notte, dopo aver visto la casa dei suoi illuminata, aver riconosciuto le voci dei parenti ed appurato che tutti stavano bene… ritornò da dove era venuto!
Dal canto suo il paese natale non si premurò di partecipare ai funerali (è sepolto a Cremona nella cappella dell’amico Bertarelli) e solo nel 1912 gli eresse un monumento nella piazzetta antistante la casa natale. Oggi è l’Associazione “Amici di Giovanni Carnovali detto Il Piccio” fondata nel 2006 e presieduta da Carolina De Vittori a promuovere la conoscenza della vita e dell’opera del pittore riscattando una fortuna critica giunta con ritardo. Se infatti i suoi contemporanei poco compresero la novità del suo stile o la stranezza del suo comportamento naïf, dobbiamo attendere Carrà, De Chirico e più tardi Testori per trovarne la piena rivalutazione tra i grandi dell’Ottocento italiano.
Ma tra i suoi grandi estimatori dobbiamo soprattutto ricordare Piero Chiara: a lui si deve la collezione di centoquarantatre disegni – ritratti, studi di figure e paesaggi – poi acquisiti tramite gli eredi dal Comune di Varese e parte dei quali esposti in una mostra al Castello di Masnago, curata da Serena Contini e Pierluigi De Vecchi a cavallo tra il 2007 ed il 2008.
Le ragioni di questa autentica “storia d’amore e passione”, come la definisce Federico Roncoroni nella premessa al catalogo, vanno ben oltre la semplice vicinanza geografica tra Luino e Montegrino o la simile “irrequietezza” e possono ritrovarsi nelle stesse parole con cui Chiara commentava l’opera del pittore: “Ma un impegno preciso, intorno all’opera e alla personalità artistica di Giovanni Carnovali, non potrà mai prescindere dalle sue qualità di disegnatore, di annotatore estemporaneo di una realtà che al primo tocco della sua matita, incomincia a palpitare di vita”. Se alla parola “matita” si sostituisce la parola “penna” la frase è perfettamente riferibile anche alle qualità del narratore luinese, formidabile “investigatore della natura e dei costumi umani” come recita in latino l’epitaffio sulla sua tomba.
Non poteva dunque mancare il personale “Omaggio a Piccio e Chiara” da parte degli “Amici del Piccio” il prossimo martedì 20 agosto alle ore 21.00 presso il Teatro Sociale di Montegrino. La serata, patrocinata dal Comune, vedrà la presenza di Francesca Boldrini che metterà in evidenza il rapporto tra il pittore ed il narratore di cui ricorre il centenario della nascita. Il cortometraggio “Una cattiva scelta” realizzato da Ermete Brolpito e tratto dall’omonimo racconto di Chiara, sarà presentato per la prima volta a Montegrino per gentile concessione della famiglia Brolpito. Seguiranno alcuni filmati inediti relativi al Piccio. La serata sarà completata da una mostra di disegni del Carnovali, di foto di Piero Chiara e dall’esposizione straordinaria di tre medaglie commemorative coniate a Bergamo e a Cremona nel 1973, in occasione del primo centenario della scomparsa del Piccio nelle acque del Po.
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