Società
LE SCARPE E LA CROCE
don ERNESTO MANDELLI - 12/07/2013
La parola dell’evangelo, ormai indifferente per l’uomo moderno vita senza mordente.Documenti senza numero, commenti elaborati, sermoni d’alto livello, alla coscienza non arrivati.
Le chiese si trascinano, stanche e invecchiate, da tempo rassegnate, dai giovani ignorate. * * * I primi discepoli: un annuncio coraggioso, sfidando la prigione con animo gioioso.
Un annuncio da rinati, divenuto vita nuova: i cuori trafigge, gli animi rincuora.
Testimoni del Risorto, una fede fino al sangue; ma lontano ormai da noi quel ricordo ora langue. * * * Venuto da lontano, è lo Spirito a portare il discepolo di Cristo la Chiesaa guidare.
La vita come sempre, le scarpe quelle usate, insieme ai suoi fratelli la tavola apparecchiate.
L’evangelo è predicato, la parola è compresa, coraggio e umiltà: grande la sorpresa.
L’evangelo è uno stile, ai poveri è vicinanza, è vita fatta nuova, per tutti è speranza.
La croce è il segno, non ciondolo prezioso, memoria di un evento per gli uomini glorioso.
La porta è ora aperta: sarà la chiesa povera; convinti lo seguiremo. Sarà notizia vera?
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