Attualità

IL TEATRO SACRO ABITA QUI

SERGIO REDAELLI - 14/06/2013

Il “palcoscenico” al Sacro Monte

Giovanni Testori, Pilato, Barabba e Giovanna d’Arco: la quarta edizione della rassegna teatrale Tra Sacro e Sacro Monte, diretta da Andrea Chiodi, incontra figure dai grandi contrasti nell’anno della fede 2013. Dal 4 al 30 luglio prendono vita sulla terrazza del Mosè la disputa morale tra il procuratore di Giudea Ponzio Pilato e il Cristo di Michail Bulgakov (Massimo Popolizio, 18 luglio), il ladrone Barabba metafora dell’uomo moderno attratto dalla figura di Cristo ma incapace di vedere la vita che lo conduce a lui (Luca Lazzareschi, 25 luglio, testo di Davide Rondoni); la pulzella d’Orleans “eroina di Francia che parlava a tutti e che pochi ascoltarono” (Elisabetta Pozzi, 30 luglio, testo di Maria Luisa Spaziani) e la Conversazione con la morte di Giovanni Testori, il drammaturgo che indaga il significato religioso del Male di cui ricorre il ventesimo anniversario della morte (4 luglio, Eros Pagni).

L’evocativa espressione di Testori, che descrive i Sacri Monti come il “gran teatro montano”, è il faro del progetto che in quattro anni ha catturato l’interesse del pubblico, l’attenzione dei media nazionali ed è recensito nelle pagine della cultura che ne attestano la qualità artistica. Il festival costa centoventimila euro coperti dagli sponsor e ha l’appoggio delle istituzioni (Comune di Varese con ottomila euro di contributo, Provincia, Fondazione Comunitaria del Varesotto, Parco del Campo dei Fiori), ha il patrocinio dell’Unesco che dieci anni fa prese sotto la propria tutela il Sacro Monte di Varese, di Expo 2015 e di Regione Lombardia. Gli spettacoli sono gratuiti e per la prima volta un bus navetta collegherà piazza Castello con il Sacro Monte per assistere allo spettacolo d’apertura il 4 luglio. È un ponte ideale tra la Milano della Scala e la Varese di monsignor Macchi.

Andrea Carabelli (16 luglio) interpreterà un gustoso monologo di Luca Doninelli, già vincitore dei Premi Selezione Campiello e Grinzane Cavour, che trasforma l’evangelico miracolo dei pani e dei pesci e le nozze di Cana in un testo di cucina con Gesù nei panni di cuoco contemporaneo sulla riva del lago di Tiberiade. “La rassegna del teatro sacro – osserva Giovanni Bottinelli – è un regalo alla città da parte della Fondazione Paolo VI che rappresento e che a breve lancerà un’associazione a favore del Sacro Monte”. La rassegna ha attivato partrnership con l’Agenzia del Turismo che organizza manifestazioni di contorno e visite guidate il 14, 21 e 28 luglio, alle 17, lungo tre itinerari: la Via Sacra, il borgo, il santuario e il percorso delle cappelle per i bambini. Il Convention Bureau, la Camera di Commercio e Federalberghi propongono pacchetti turistici e prenotazioni alberghiere.

Il delicato rapporto tra la montagna sacra di Varese, l’ecologia e l’infanzia è infine indagato con la consueta grazia poetica da Chicco e Betty Colombo il 9 e 23 luglio nel teatro per i bambini. “Questo festival – chiosa il regista Andrea Chiodi – non è una sfilata di spettacoli acquistati sul mercato, ma il frutto d’incontri con gli attori che avvengono proprio qui, al Sacro Monte di Varese. La pièce su Giovanna d’Arco dopo il debutto sulla terrazza del Mosè andrà il 2 agosto a Rapallo e poi al Festival della Magna Grecia di Giorgio Albertazzi, ma nasce al Sacro Monte ed è un motivo d’orgoglio per la Fondazione Paolo VI che lo ha prodotto. Il calendario è arricchito infine dalle proposte inedite per i bambini e i ragazzi con i laboratori didattici del Museo Baroffio, a cura di Laura Marazzi e Il Ragazzo di Noè, prodotto da Ragtime, giovane compagnia varesina in coproduzione con Fondazione Paolo VI. Per la regia di Valentina Maselli”.

 Programma stagione 2013