Analisi delle Grandi Opere annunciate per Varese. Il dibattito continua. E diciamo pure la nostra.
Il tema PIAZZA REPUBBLICA – NUOVO TEATRO è stato finora solo oggetto di buone intenzioni e di tante parole mai formalizzate in accordi di programma. Di quanto sia necessario uno studio approfondito per dare un futuro di vivibilità alla vecchia Piazza mercato s’è già parlato recentemente. Si vedrà. È certo che le speranze di interventi privati di progettazione finanziaria si allontanano nel tempo anche se sostenute da offerte da volumetrie eccessivamente premianti per i promotori.
Stessa cosa potremmo dire del progetto di UNIFICAZIONE STAZIONI. I grattacieli programmati sono già stati “capitozzati”, ma se non si riesce a offrire una abbondante remunerazione ai capitali privati, si rischia di fare della poesia. Difficilmente capitali pubblici di Regione e delle Ferrovie saranno in grado di finanziare la parte principale del progetto che si vorrebbe rappresentata dalla fruibilità delle stazioni e dalla funzionalità del sistema ferroviario. Il tutto anche in vista dell’auspicato buon fine della travagliata vicenda della Arcisate-Stabio, cioè del collegamento con la Svizzera.
La VALORIZZAZIONE DEL SACRO MONTE non deve essere vista soltanto come un problema di accessibilità. Il progetto dell’auto parcheggio alla Prima Cappella, definito e, pare, già finanziato coi soldi di Comune, Regione e Provincia, dovrebbe essere solo parte di un compiuto programma di vivibilità del Monte, di cui oggi però si conoscono solo idee confuse e contrastanti. La collocazione di tale parcheggio interrato a due piani, con uscite in condizioni di pericolo su una strada in curva è stata più volte sottolineata. Il suo alto costo, riferito anche all’escavazione si dice di oltre cinquemila metri cubi di roccia, sollecita una domanda. Perché non realizzare detto parcheggio, parte in caverna, in prossimità della stazione di valle della funicolare, rispettando l’ambiente? Quante migliaia di metri cubi di roccia dovrebbero essere qui rimossi? Qualcuno ha comparato i costi avendo l’occhio ai ricavi cioè rivolto all’utilizzo della funicolare come mezzo principale di risalita?
Il progetto sull’area EX CALZIFICIO MALERBA potrebbe essere quello di più vicina realizzazione stante l’interesse della grande distribuzione. I promotori finanzierebbero sia ben tre rotonde tutte ottimamente funzionali al centro commerciale sia un piccolo tratto della Gasparotto-Borri. Però se non venisse nel contempo realizzata interamente la tangenzialina (occorrono non meno di otto milioni di finanziamenti pubblici, da qui la supplica di aiuto al presidente Maroni) facilmente i reggitori del Comune di Varese sarebbero accusati di avere favorito solo interessi privati.
Anche qui tuttavia non mancano le incertezze dovute al momento di crisi. Ben ottomiladuecento metri quadrati di superficie tutti destinati ad attività commerciale sono accordati ai promotori immobiliari per far quadrare i conti con i costi di costruzioni e i notevoli oneri di urbanizzazione a beneficio pubblico. Troppe le superfici anche per il superstore della lunga Esse in una Varese che in dieci anni ha perso quasi diecimila residenti e in cui i consumi delle famiglie si restringono. Bisogna correre per trovare altri fruitori del Centro commerciale (gratis? non scherziamo…) come qualcuno auspica, per esempio collocando servizi distaccati dell’Ospedale di Circolo.
La ciliegina più strana inserita sulla torta dei sogni pare però essere il GRAND HOTEL NEL PARCO DI VILLA PONTI. Un progetto entrato in un accordo di programma di oltre cinque anni or sono per la valorizzazione di Biumo Superiore e fortunatamente mai realizzato. C’è da chiedersi chi mai ora l’abbia disseppellito. Da chi è venuta l’idea, o la pressione lobbistica? Dagli attuali dirigenti della Camera di Commercio, proprietaria del Parco? Sarebbe oltremodo censurabile che un ente pubblico insista nel voler promuovere un grave danno all’ambiente. Forse una “pensata” di qualcuno interessato a suscitare un grande dibattito sul fumo per farci dimenticare vere manovre sugli arrosti?
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