Apologie Paradossali

DEUTSCHLAND ÜBER ALLES

COSTANTE PORTATADINO - 07/06/2013

Non è della Champions League che voglio parlare e neppure delle fugaci impressioni di viaggio della scorsa settimana. Ma per arrivare al sodo, non porrò premesse ben solide e documentate, mi affiderò piuttosto a vaghissime suggestioni.

Potenza: le due squadre tedesche in finale di Coppa, la vigoria atletica del Borussia, la classe del Bayern. I chilometri di fabbriche gigantesche della Sarre: miniera di carbone, acciaieria e centrale elettrica (a carbone) a bocca di miniera, metallurgia a un passo dall’acciaieria, manifatture addossate alle precedenti.

Internazionalità: ma si capirebbe meglio se scrivessi de-nazionalismo. Nel caso calcistico è poco rilevante la nazionalità di origine dei vari Ribery, Robben, Levandowski, Boateng, Gomez, eccetera. Non è possibile distinguere più i tedeschi doc, i “diversamente tedeschi” con tanto di passaporto Bundesrepublik e sangue afroasiatico e gli immigrati a tempo: fanno squadra. E fanno squadra i funzionari della multinazionale per cui lavora da due mesi mio figlio: scrivono i documenti di lavoro in inglese e parlano tra loro in tutte le lingue, prevalentemente in italiano. Perciò non sa ancora ordinare in tedesco al ristorante; poco importa, tutti hanno il menù inglese e meglio ancora, il gestore o il cameriere sono italiani o figli di immigrati. La taverna greca è gestita da un siciliano, “della Magna Grecia – abbozzo io – ma non avrai due cinesi in cucina?”. “No, sono greci davvero”. Non pretendo di controllare. È venuto giovanissimo al seguito della famiglia, ha giocato a calcio nella seconda squadra di Dusseldorf e ora piange sulla retrocessione del Fortuna Dusseldorf, la rivale.

Quotidianità: non scopriamo adesso l’ordine, la pulizia, la cura dei particolari. Ma sorprende un po’ che il costo della vita sia minore che in Italia. Non solo per quanto riguarda beni gravati in Italia da tasse indirette eccessive, luce, gas, carburanti: dappertutto abbiamo cenato in locali caratteristici, non raffinati, d’accordo, con 15 euro. Idem per l’abbigliamento, certo di gusto piuttosto “crucco”, ben esemplificato dalla grossa e ben fornita casa di moda “Marx” di Treviri, città natale del suddetto. Saranno parenti o è solo sfruttamento del logo?

Da simili deboli premesse, le ferree regole del sillogismo non consentirebbero di trarre alcuna conclusione, tuttavia…

Se anche la nazionalistica Germania è diventata un “melting pot”, quel bacino di fusione che furono per due secoli gli Stati Uniti, è ancora così irrealistico immaginare una strada verso gli Stati Uniti d’Europa? Cosa diversa, ovviamente, percorso più lungo per armonizzare istituzioni, leggi, partiti, poteri economici ben differenti e talvolta contrastanti.

Il fiume della realtà però scorre e non lo puoi fermare.