Non può non preoccupare la situazione dello scarico abusivo. Ho segnalato al Comune di Varese e ad altri enti deputati alla pulizia dei luoghi degradati due nuove discariche: una in località Sacro Monte, l’altra in Via Friuli. Tutto merito di cittadini coscienziosi. Questi hanno immortalato con una serie di fotografie la discarica abusiva che si trova lungo la strada a Varese dalla località Prima Cappella al bivio per il Campo dei Fiori. La discarica è presente durante tutto il corso della strada con punto di maggior concentrazione dei rifiuti all’altezza del ponte su strada per il passaggio della funicolare.
L’altra discarica si trova in quella presumiamo essere una vecchia fornace nei dintorni di Via Friuli. Ho chiesto di accertare quanto segnalato e se lo si trovasse nelle medesime proporzioni descritte, ho domandato l’asportazione dei rifiuti, che potrebbero, in previsione del caldo estivo, essere fonte di incendi.
Al di là di quanto sopra, ritengo che la discarica al Sacro Monte proprio non si attagli al parco naturale entro cui si troverebbe, al decennale del riconoscimento del Sacro Monte quale patrimonio dell’umanità Unesco e a alla stessa Expo 2015 nella quale il Comune di Varese, giustamente, vorrebbe pubblicizzare il Sacro Monte quale vetrina della beltà del nostro territorio.
Le discariche abusive preoccupano in relazione al censimento dell’eternit che potrebbe indurre molti a liberarsi delle lastre di questo molto utilizzate nel nostro territorio. Non sarebbe il caso che il Sindaco di Varese come ha fatto il Sindaco di Bari nel 2011 emetta un’ordinanza volta a far considerare reato lo scarico abusivo di rifiuti?
Avevo proprio letto sul Sole 24 Ore del maggio 2011 la notizia interessante secondo la quale il Sindaco di Bari ha emanato un’apposita ordinanza secondo la quale “tutte le sanzioni riferite all’errato conferimento dei rifiuti a Bari sarebbero state equiparate a reati, fatta eccezione di quelle relative all’inosservanza dell’orario previsto per buttare i sacchetti nei cassonetti”. Il Sindaco ha dato così «una risposta concreta» a tutti i cittadini che vogliono vedere la città più pulita”. Quindi, chi butta sacchetti fuori dai cassonetti, chi non raccoglie i bisogni del proprio cane con la paletta, chi abbandona per strada rifiuti ingombranti non solo avrà una sanzione amministrativa, ma anche penale, cioè commetterà un reato.
Nella stessa ordinanza il Sindaco ha conferito agli operatori dell’AMIU le funzioni di accertamento e immediata contestazione degli illeciti amministrativi in materia, per contrastare «con forza il fenomeno dello smaltimento illegale dei rifiuti sul territorio cittadino». «Si tratta di una di quelle questioni che abbiamo ritenuto di poter risolvere alla luce del testo dell’articolo 50 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali – ha detto il Sindaco di Bari – considerando gli elementi relativi all’igiene urbana come rientranti nella nozione più complessa di sicurezza urbana, legata all’ordinato svolgersi della vita quotidiana della città». «Per la prima volta nella storia della nostra città – ha proseguito il sindaco – abbiamo conferito la possibilità di elevare sanzioni in materia di errato conferimento dei rifiuti direttamente a dipendenti dell’azienda per la nettezza urbana, l’AMIU. Si tratta di un provvedimento urgente che viene emanato dopo aver invitato la Regione Puglia a valutare l’opportunità di un provvedimento legislativo che regoli definitivamente la questione». «Dal nostro punto di vista – ha aggiunto – è opportuno che in questa materia le sanzioni siano elevate oltre che dalla Polizia Urbana anche dal personale AMIU, che patisce direttamente la scorrettezza dei comportamenti dei cittadini».
Ho portato quest’esempio alla città di Varese e in Regione Lombardia alla quale ho proposto di emettere una Legge per affrontare il problema prima che diventi troppo grande.
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