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Incontri

IN PIAZZA SAN PIETRO

GUIDO BONOLDI - 31/05/2013

Domenica di Pentecoste, ore 8: piazza San Pietro comincia a riempirsi di fedeli giunti a Roma per partecipare alle celebrazioni con il Santo Padre.

Anche il mio gruppo ha deciso di muoversi per tempo dall’albergo per raggiungere con largo anticipo il colonnato del Bernini e trovare posto nella piazza. Mi accodo a una delle file che attendono di passare attraverso i controlli delle forze dell’ordine e chi ti trovo? Alcuni carissimi amici venuti dalla Germania, più precisamente dal Baden Württemberg: Hubert, Silvia, Katherina, Doro, Andreas e altri. Così alla attesa trepida del Papa, si aggiunge la gioia di poter condividere alcune ore con loro, in questa bellissima piazza, dove ci sentiamo tutti finalmente a casa.

Ho conosciuto Hubert nel lontano 1981 in una clinica della Foresta Nera, a Bad Peterstal: avevo trovato lì il mio primo posto di lavoro come medico e Hubert vi lavorava come massoterapista. La clinica apparteneva a una congregazione di suore Vincenzine e Hubert era forse l’unico dipendente che si dichiarava apertamente anticlericale, ma aveva un cuore desideroso e una mente aperta. Tra noi due nacque una intesa sulla base del comune interesse per la vita e per la realtà, che ci portò anche a intraprendere alcune iniziative, come quella di proporre un cineforum per pazienti e colleghi, che ebbe un certo successo. Attraverso questa amicizia Hubert, insieme a sua moglie Silvia, ritrovò la fede che aveva abbandonato e con essa il desiderio di riprendere gli studi: si iscrisse all’università e si laureò in storia e in teologia.

Da tanti anni Hubert è uno stimato professore del liceo di Bruchsal, sua moglie Silvia lavora come segretaria nella stessa scuola e la piccola Katherina, che nel frattempo è diventata una giovane donna, è insegnante di lettere a Colonia.

Hubert non ha mai abbandonato la sua passione per la cultura cristiana e a Bruchsal ha fondato un centro culturale, che promuove mostre e conferenze e che è stato recentemente insignito di un prestigioso premio da parte della città di Bruchsal.

Ma soprattutto è stato e continua a essere educatore e compagno di cammino per tanti giovani.

Hubert è per me un testimone del fatto che una fede autentica rende appassionati alla realtà, ti porta ad abbracciare il mondo, come il colonnato del Bernini piazza San Pietro.

PS: Se qualcuno dei lettori sa leggere il tedesco può visitare il sito del centro culturale di Hubert all’indirizzo www.die-kulturinitiative.de

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