Un recente esperimento al CERN di Ginevra, il cui esito getta nuova luce sull’origine dell’universo, dimostra che il cosmo ha perduto la sua stabilità.
Quindici miliardi di anni fa, anno più anno meno, l’energia sviluppata dal grande bang, compressa in uno spazio infinitamente piccolo, si è divisa in parti uguali: due agglomerati simmetrici e contrapposti che in teoria avrebbero dovuto annichilirsi a vicenda.
In pratica invece no. Piuttosto rapidamente – un battito di ciglia, un guizzo di lucertola, diremmo oggi a cose fatte -, quel perfetto equilibrio è venuto meno e l’antimateria è decaduta, lasciando la materia libera di creare stelle, galassie e pianeti. Fra cui la Terra, con l’atmosfera e ogni forma di vita.
Insieme al notevole interesse scientifico, il fatto ispira altre riflessioni, altre suggestioni. Turba ed emoziona pensare che “qualcosa” – dire “qualcuno” sarebbe improprio – abbia escluso lo statico vuoto del nulla preferendogli l’irruente fluire della vita. Una scelta irrazionale e commovente, come ogni atto d’amore.
D’accordo, insieme alla magia dei tramonti, al sorriso dei bimbi e ai film di Woody Allen abbiamo anche il virus del raffreddore, le zanzare e Gasparri. Ma l’amore, si sa, non conosce limiti.
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Sembra ieri quando si succhiava le dita di un piede e adesso eccolo lì, con quella massa di capelli incredibilmente folti e la corrente quasi visibile di energia che gli scorre dentro impetuosa come un torrente in primavera – ma ha già otto anni e riesce in qualche modo a contenere, se non a sottomettere, l’esigenza di agitarsi come un selvaggio, anche perché vorrebbe impedire al sole sfolgorante di squagliare il cono a due gusti.
Non può fare a meno di guardarsi in giro, il mento macchiato di verde pistacchio e gli occhi nocciola bene aperti, invasi dalla stimolante peculiarità del mondo, e intanto comincia a parlare del kolossal che lui e Muaz, il suo compagno di classe egiziano, hanno deciso di realizzare, fotografando un Godzilla giocattolo in posizioni minacciose e ricorrendo poi – emuli dei fratelli Lumière – alle immagini in successione per ottenere l’effetto del movimento.
All’improvviso chiede: “Ma secondo te, è possibile che un musulmano e un cristiano adulti” – e la voce calca sulla parola adulti – diventino amici?”.
Mentre formula la domanda l’espressione del bambino si fa seria. Non sembra preoccupato, ma il suo corpo è immobile, a parte una lieve contrazione delle sopracciglia mentre aspetta la risposta.
“Sì. Senza il minimo dubbio”.
Il viso si distende. Tutto ritorna come prima. Fa davvero caldo e la stracciatella gli cola sulle dita.
“Nonno, la prossima volta vorrei provare cocco e fragola”.
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Domanda (più impegnativa di quanto sembra): perché dieci milioni di italiani, un terzo dell’elettorato, hanno votato – e secondo i sondaggi sono pronti a rifarlo – un partito, il PDL, così caparbiamente ed esplicitamente contrario alla legge anticorruzione?
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