Elezioni a settembre, predice Grillo, e il vincitore sarà Grillo, dice Grillo. Respinto l’antidemocratico tentativo democratico di impedirgli il movimento, dato per spaccato/spacciato il partito che fu di Bersani e che secondo lui presto sarà fu e basta, l’Urlante Furioso si dichiara pronto a ridurre in briciole l’incandidabile candidato del centrodestra. Ma dovrà fare i conti con la Gabanelli e con i partiti delle larghe intese, che tra accuse e contraccuse non riescono a intendersi né sui tagli a IVA e IMU né sulle modifiche al Porcellum. E finché i due litigano il terzo gode, e il terzo si chiama Enrico Letta. Che finché dura la vince.
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