“Vi domando: è possibile che esista qualcosa di più basilare e significativo della proposizione secondo cui una cosa non può essere nel medesimo tempo se stessa e non se stessa? Non è questo il principio di ogni logica, non esprime in effetti la struttura fondamentale della mente umana?”. (E. D. Doctorow, La città di Dio, Oscar Mondadori).
È evidente che il grande scrittore americano non ha ancora avuto un incontro ravvicinato con i politici italiani, singolari creature ora più che mai impegnate a sviluppare una progressiva tendenza alla perversione – intesa come modificazione psicopatologica del comportamento -, quasi che nella pulsante oscurità del loro cervello le sinapsi lancino stimoli fortemente contradditori. Questo spiegherebbe perché molti di quegli esseri – la maggioranza, se ci fate caso – riescono a essere concavi e convessi nello stesso tempo.
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Poiché in Cina gli incidenti mortali sono in costante aumento, per ottenere un maggiore rispetto del codice stradale il governo di Pechino ha introdotto il sistema della patente a punti. I cinesi hanno un insospettabile senso dell’umorismo, così adesso circolano storielle a volte surreali, fra cui quella di un uomo che in una gelida notte invernale, infreddolito e col naso gocciolante, torna a casa tardi, troppo tardi. La moglie non è contenta.
Lei: “Vorrei delle spiegazioni. Qualcosa di credibile, per favore”.
Lui: “Un semaforo si è bloccato sul giallo e ho dovuto aspettare un’eternità prima che ricominciasse a funzionare. Se passi col giallo ti tolgono sei punti dalla patente”.
Lei: “Perché non mi hai chiamato? Hai il cellulare”.
Lui: “Se ti beccano a telefonare quando guidi ti tolgono tre punti “.
Lei: “E quel raffreddore? Te lo sei preso stando seduto in macchina?”.
Lui: “Ha cominciato a nevicare fitto e sono dovuto uscire un sacco di volte per pulire la targa. Ti tolgono dodici punti, se hai la targa illeggibile”.
(Riferita da Yu Hua, autore di China in Ten Words)
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Le donne? Quando ne trovi una che ti piace devi mantenere il controllo. Glielo fai capire, ovvio, ma in modo sottile, senza scoprirti, lasciando un margine di dubbio. Quelli che perdono la bava loro li disprezzano. Meditabondo e romantico, ecco come devi essere. Ma soprattutto non cercare di entrare nella loro testa, quella lasciala perdere, resta un territorio inesplorato. Ne frequento diverse e ho sempre la sensazione che stiano costantemente all’erta. Magari a te sembra che chiedano un po’ più di attenzione, di tolleranza, una specie di assoluzione morale. Ma non è così, fidati. Loro non hanno veri sensi di colpa, i maledetti pensieri fissi che sderenano noi uomini. Sono troppo preoccupate di non trovare quello che cercano. Che cosa? E chi lo sa? Le guardi cercando di capire, ma non vai oltre il luccichio dei loro occhioni. Il problema è che loro capiscono noi. Sarà perché sono state loro a farci. Forse sono così perché vogliono vendicarsi di quello che hanno sofferto mettendoci al mondo. Vuoi sapere in che senso sono così? Be’, per come usano il cervello. Per come riescono a interpretare i fatti in modo che a te sfugga il nesso logico, facendoti sentire un idiota. Per la difficoltà che hanno a semplificare le situazioni, a sintetizzarle. Per non dire dell’altra cosa, la tremenda abilità che in certi momenti hanno nel fingere… insomma, ci siamo capiti. Ma siccome sono deliziose non possiamo farne a meno, giusto?
Conoscete qualcuno che – in toto o anche solo in parte – ragiona così? Toglietegli il saluto.
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