Lunedì 13, processo Ruby. Al termine della requisitoria con cui la Boccassini propone di far passare il Cavaliere a miglior vita, cioè a una vita più tranquilla, senza sbalzi di pressione e senza uveite, ha preso il via il giro d’Italia dei commenti. C’è chi la dice cruda e chi la dice cotta. La dice cruda e cotta Joe Bastianich, il divo di Masterchef: “Berlusconi al mio ristorante? Lo caccerei, non mi è simpatico”. Ma per il Cavaliere la vera minaccia non viene da Bastianich, viene dagli italiani che, stando ai sondaggi, lo rivogliono a Palazzo Chigi, dèpendance di Palazzo Grazioli. Se questo sogno s’avverasse, il prode Silvio si vedrebbe costretto a rimborsare e abolire l’IMU, abbassare le tasse, cancellare il debito pubblico e tener fede, finalmente, al mai rispettato “contratto con gli italiani”. Più che un sogno, un incubo. Non gli resta che sperare nelle profezie barricadiere del Grillo sparlante. O, meglio ancora, nella interdizione perpetua dai pubblici uffici.
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