Il 23 gennaio scorso, la JMF SAS, una azienda di professionisti già operante sul territorio, ha rivolto al Comune di Varese la proposta di apertura, in convenzione con il Comune stesso, di un ambulatorio infermieristico come servizio ai cittadini.
Il progetto “L’infermiere di Famiglia” prevede l’attivazione di ambulatori infermieristici sul territorio che funzionino esattamente come quello del medico di base: ricevendo i pazienti in ambulatorio e recandosi a domicilio di coloro che lo richiedano, nell’ottica di erogare prestazioni infermieristiche dal neonato all’anziano che non abbia i requisiti per entrare in ADI.
Le prestazioni eseguibili sono tutte quelle elencate nel nomenclatore ufficiale del collegio IPASVI, compatibili con un ambiente ambulatoriale e/o domiciliare: medicazioni di ulcere, decubiti e ferite, terapia iniettiva, fleboclisi, bendaggi medicati, elastocompressivi e funzionali, eventuali prelievi se lo si desidera, estemporanei per es. urine, controlli glicemici, educazione all’utilizzo di glucometri e all’insulinoterapia, rimozione punti di sutura.
L’assessorato alla Famiglia e Persona, in data 4 febbraio, valutata la proposta, ha trasmesso comunicazione alla ASL della Provincia di Varese e al Sindaco di Varese ritenendo che “il progetto debba esser esaminato e eventualmente approfondito dall’ASL, in qualità di gestore/referente dei presidi sanitari presenti sul territorio”
L’ASL Varese, proprio in merito alle richieste di proposte di possibilità e modalità di effettuare prestazioni infermieristiche, tra cui quelle indicate nel progetto proposto da JMF SAS, nello scorso mese di marzo ha ulteriormente definito e specificato le prerogative ed indicazioni necessarie alla attivazione di detti servizi infermieristici territoriali in spazi messi a disposizione dai Comuni.
Valutando quindi che
la sottoscritta consigliera comunale Luisa Oprandi, reputa necessaria una valutazione da parte della Giunta – a tempi molto brevi e possibilmente precedenti l’estate – della proposta presentata dalla JMF SAS al fine di
Luisa Oprandi – Consigliera PD
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