È doveroso portare ad un risultato fattuale il dibattito che ultimamente i mezzi di informazione locale hanno voluto dedicare all’autostrada di Varese. A maggior ragione ciò andrebbe fatto nel momento attuale, in cui la politica sta approvando il piano del traffico, dopo averlo discusso secondo me inadeguatamente con i cittadini e con i comuni limitrofi a Varese.
Si ricorderà dell’accesa polemica invalsa tra l’Associazione Amici della Terra di Varese e l’assessore comunale competente Giampaolo Ermolli, sulla convenienza o meno di aprire un collegamento diretto tra l’autostrada e la città di Varese. Collegamento di cui era stato auspice e procacciatore il già Ministro Zamberletti.
Sostenevo una posizione negativa rispetto alla bretella e volevo (ora come allora) che l’accesso a Varese dall’autostrada dovesse avvenire indirettamente attraversola Provincialedel Lago che già presenta almeno tre strade utilizzabili e quindi una possibilità di diluire nello spazio una domanda eccessiva di accesso con auto alle numerose attrattività cittadine.
In quel lembo di territorio tra il lago e la città andavano (come vanno) realizzati parcheggi esterni.
Da questi doveva (come deve) partire l’autobus pubblico.
I parcheggi dovevano (come devono) essere attrezzati con le rastrelliere per il bike sharing.
Il mio parere è stato surclassato in toto e non è stato assolutamente tenuto in conto. Molto più approfonditamente si era speso il Centro studi traffico di Milano, che aveva messo su carta come il Comune di Varese dovesse agire.
Alla prova dei fatti, posso affermare, con tristezza però, di aver avuto e di avere tuttora ragione. Ma una speranza c’è. Non c’è stato nelle sedi istituzionali quell’ampio dibattito che avevo auspicato sul nuovo piano del traffico e nulla, fino alla approvazione dl nuovo PGT, è da considerarsi perso.
I mezzi di informazione avrebbero secondo me il compito non solo di inoltrare un messaggio seppure come è avvenuto in maniera imperativa sull’Autolaghi, ma dovrebbero, anche e soprattutto, suscitare (mi ripeto a scopo rafforzativo) e condurre un dibattito che sappia coinvolgere gli interessi, non solo degli amministratori ma soprattutto dei cittadini. Un dibattito sulla qualità della vita.
Non ha nessun senso che il traffico autoveicolare – eccessivo – si riversi nel centro città che non ha spazi per contenerlo. In questa situazione è normale che si formino infinite code di autovetture, si perda tempo, si prendano arrabbiature, eccetera. Si finisca, insomma, per offendere quel bellissimo paesaggio che si può ammirare dalla bretella autostradale.
Il traffico autoveicolare deve essere governato dalle istituzioni competenti che devono ordinarlo mettendo obblighi e divieti. La bretella autostradale deve essere solo utilizzata a senso unico in uscita dalla città.
In entrata, come detto, deve essere utilizzatala Provincialedel Lago. Abbondano studi sui parcheggi di interscambio.
I numerosi mezzi di informazione quotidiani aiuteranno a costruire, come ho chiesto finora invano all’Assessorato all’Urbanistica già dal 2010, un dibattito, sulla qualità della vita dei varesini.
Se invitato, parteciperò armato di idee e di entusiasmo.
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