In questi giorni abbiamo tutti davanti agli occhi le immagini dei tragici fatti di Palazzo Chigi, che hanno insanguinato la nascita del nuovo governo, così atteso e così necessario alla nostra nazione.
Io sono stato colpito da un aspetto di questa vicenda, che vorrei mettere in risalto e che riguarda tutti noi e le nostre vicende quotidiane.
Da una parte vedo Luigi Preiti, che mosso dall’odio verso i politici, ha voluto dare sfogo al suo risentimento con una azione eclatante, affermando il suo punto di vista con violenza. Ora Preiti è prigioniero di ciò che ha commesso, non solo perché è stato catturato, ma più profondamente perché avendo commesso il male verso altri uomini, ha fatto anche il suo proprio male.
“Chi commette il peccato è schiavo del peccato” diceva Gesù ai Giudei, che avevano appena finito di dire “noi non siamo schiavi di nessuno” (Gv 8,34).
Dall’altra c’è Martina, la figlia del brigadiere Giangrande, che sta affrontando questa dolorosa vicenda, che la sciagurata azione di un altro uomo ha inflitto a suo padre e a lei, a quel “piccolo esercito sgangherato” che è la loro famiglia, con la consolazione e la pace che derivano dalla consapevolezza di stare dalla parte della verità.
“Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8,32). Questa è la grande possibilità che il Figlio di Dio è venuto ad aprirci. Occorre ammettere di averne bisogno.
You must be logged in to post a comment Login