Che il PalaWhirlpool abbia portato fortuna alle “nostre” non si potrebbe proprio dire.
Yamamay e Villa Cortese sono state spedite a casa. La prima addirittura contro i favori del pronostico di cui ampiamente godeva e l’altra, almeno, con la soddisfazione – di non poco conto – di aver battuto l’eterna diretta rivale e di impedirle, così, l’ingresso in finale (che per le bustocche costitutiva obbiettivo pressoché sicuro) non solo ma arrivando ad un secondo posto per le cortesine quasi certamente insperato. Comunque, pur partendo con diverse ambizioni, sia le farfalle che le cortesine hanno dovuto inginocchiarsi di fronte alla superiorità di Piacenza attualmente apparsa più forte di tutte le altre contendenti.
Mentre i tifosi di Villa Cortese possono, però, a parte lo scorno finale – certo considerarsi soddisfatti del bilancio complessivo quelli della Yamamay non possono, certo, non recriminare di fronte ad una prova senz’altro deludente, per via della quale, la squadra ha rinunciato, malamente, ad arricchire la propria bacheca della prestigiosa Coppa Italia. Non sarà mancato, invece, un sorriso – in via ufficiale sportivamente contenuto ma con riserva di più ampia apertura in privato – sul viso dell’ex cortesino Caprara, attuale allenatore delle piacentine, e sulla più nostra che mai Lucia Bosetti pur dirottata su Piacenza risultata, tra l’altro, tra le migliori in tutti gli incontri giocati.
Questa sì che cercherà di tornare volentieri, magari con papà Beppe e mamma Franca, in gita turistico-votiva alla Madonna del Monte che, del resto, domina dall’alto i principali impianti sportivi varesini. Ma per i bustocchi, in mesto rientro casalingo, Varese non sarà un gran ricordo.
Sembra, dunque, che quanto si ipotizzava qualche tempo fa in avvio di campionato trovi conferma. S’era detto, allora, che la Yamamay, pur sembrando ancora più forte di Villa Cortese (la sconfitta in Coppa non ha smentito la preferenza confermata anzi dalla vittoria delle bianco-rosse nel derby di campionato) avrebbe trovato più difficoltà in generale rispetto allo strapotere dello scorso anno.
Una previsione che sembra trovare conferma pur nell’ambito di un eccellente comportamento. Per le “nostre”, dunque, in un uovo di Pasqua metà dolce e metà amaro per il momento nessuna sostanziale sorpresa.
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