Sono veramente stanco – come del resto molti altri cittadini di Varese che esprimono la loro opinione e il loro libero pensiero – di ottenere come risposte a libere opinioni, dettate dall’amore per una città, commenti sprezzanti ed insulti. Dal “vergognatevi” a chi avanza dubbi al megaprogetto dell’Ospedale del Ponte, agli “stupidi “ a chi si oppone ad un parcheggio all’interno di Villa Mylius, ai pesanti epiteti – presenti anche su You Tube – rivolti ai cittadini presenti in Consiglio Comunale e che si opponevano al costruendo parcheggio all’interno del parco storico, tutelato di Villa Augusta, alla” malafede” quando si scrive che le biodiversità sono importanti all’interno delle città.
Sembra quasi che i giudizi contrari e le libere opinioni diano fastidio, vadano a toccare nervi scoperti,non meritino risposte nel merito,ma solo insulti e sarcasmi. E basta con questi semplicismi; che si risponda in merito!
E così guai a chi scrive che la città è sporca, mal tenuta, che il degrado la fa da padrona, che il commercio sta morendo, che si permette talvolta di costruire in spregio al buon senso, che forse qualche errorino è stato commesso. Varese deve per forza essere- per decreto divino della Giunta – una città modello, dove tutto va sempre e comunque bene. A questo conformismo per fortuna c’è ancora qualcuno che dice no, al di là e al di sopra delle appartenenze politiche o di partito.
Questi amministratori anziché rispondere nel merito, insultano ed eludono il problema, dimenticandosi che dovrebbero essere AL SERVIZIO di TUTTI i cittadini e non solo di un parte.
Evidentemente il Binelli non ha nemmeno letto il mio intervento su Radio Missione Francescana on line e su Living – forse non gli interessava.
Avrebbe così scoperto che il mio articolo voleva rimarcare il fatto dell’importanza delle biodiversità all’interno della città; e anche degli incolti che sono ove possibile da preservare .
Invito i lettori a scaricarlo e a giudicare. L’area di Masnago è un’ AREA di ALTA valenza ecologica; lo dicono del resto gli stessi funzionari tecnici comunali che hanno redatto all’uopo una precisa relazione tecnica e che è rimasta, come tutti i pareri inattesi alle aspettative dei politici, inascoltata e nascosta.
Perché a Varese oggi chi ha pareri tecnici diversi dai desiderata dei “potenti” non viene visto come una ricchezza dialettica, ma come un rompi …, una persona in malafede oppure con conflitti d’interesse e quindi da epurare e mettere al bando.
Il fatto che poi lì andrà a sorgere un McDonalds è di poco conto per me; avrei evidenziato il problema anche se si fosse costruito un EATITALIA o la sede del WWF. Il titolo che ho dato all’articolo Cheesburgers vs pettirossi era evidentemente voluto per attirare la curiosità dei potenziali lettori.
Evidentemente è implicito nel mio scritto anche il suggerimento che è tempo che si smetta di edificare sul verde, sottraendo suolo, ma che si inizi ad attuare,nei fatti e non nelle parole, una politica urbanistica di recupero dei tanti edifici in rovina che ci sono a Varese.
E per favore lasciamo perdere gli inadeguati e meschini paragoni con il compianto prof. Salvatore Furia, citato dal Binelli a sproposito!
Forse ho scagliato con il mio scritto un sasso in uno stagno fermo quale sembra che qualcuno voglia essere la vita varesina. È proprio ciò che volevo; chi scrive in genere ha proprio l’intenzione di sollevare un dibattito che poi è l’essenza stessa della cultura.
Quanto alle altre accuse professionali rivoltemi dal Binelli, tengo la coscienza a posto perché quello che ho fatto, costruito nella mia vita professionale – colma di riconoscimenti e di apprezzamenti in tutto il mondo – l’ho fatto da solo, con le mie capacità, senza dover ringraziare partiti politici, lobbies o favori di sorta. Qui sta la mia forza e la mia voce libera. Il mio lavoro l’ho costruito con la competenza e non con l’appartenenza. Il collega agronomo assessore – perché anche Binelli è laureato in scienze agrarie – può dire lo stesso? Vive cordialità con l’augurio di una serena Santa Pasqua.
Daniele Zanzi
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