Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Chiesa

SOTTO LA CROCE

don ERNESTO MANDELLI - 22/03/2013

 
Guardo la croce
vederti lì appeso,
confuso e impotente,
non so dir parole.

 

Hai accettato quel legno
da lì non sei sceso,
nonostante gli insulti,
le sfide crudeli.

 

Difficile capire:
quale necessità
per morire così,
maniera disumana.

 

È il trionfo delle tenebre,
i potenti sogghignano:
un illuso, un sognatore,
bestemmiatore di Dio.

 

I tuoi discepoli
sono fuggiti,
incapaci a reggere
alla immane tragedia.

 

Un ricordo lontano
Il tuo pellegrinare
a dire parole nuove
beneficando e sanando.

 

Ritorno a guardare la croce:
quel volto mi parla,
nessuno sa morire così,
il mistero si svela.

 

“Padre perdona”
è parola che cade
tra crudeltà inaudite,
nel sarcasmo demoniaco.

 

Non è parola di uomo:
viene dal volto insanguinato,
mite e umile,abbandonato
al volere divino.

 

Attorno alla croce
spiragli di luce:
ormai si intravvede
una nuova umanità.

 

“Davvero quest’uomo
era Figlio di Dio”.
La tua morte genera vita
tra i puri di cuore.

 

O Maria, tu nostra madre,
tienici per mano
sotto la croce di Gesù
e sotto la croce degli uomini.

 

Con le donne corriamo
al sepolcro, là troveremo
il Maestro risorto e Signore,
ai piccoli lui si manifesta.

 

Là ci sarà detto:
è veramente risorto,
il suo amore ha vinto
anche la morte.
Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login