È primo canone dell’arte politica essere franco e fuggire dall’infingimento; promettere poco e mantenere quel che si è promesso (Don Luigi Sturzo).
Ho preso in prestito questa bellissima frase di don Luigi Sturzo per commentare il recente esito delle elezioni politiche. È indubbiamente chiaro il messaggio che ne esce: visto che non avete voluto cambiare voi, cambiamo noi con il nostro voto.
Questa è la prima cosa che tutti i cittadini italiani devono apprezzare: la grande libertà democratica di poter esprimere serenamente il proprio voto. Di questo dobbiamo ringraziare i padri costituenti e tutti quelli che hanno lottato affinché noi oggi possiamo goderne i frutti!
Ma, a mio parere, questa libertà va guidata da una giusta legge elettorale che possa fare in modo che, comunque vadano le votazioni, si abbia alla fine un vincitore che possa prendere in mano il governo del paese essendo stato legittimato dal voto popolare.
Con la legge elettorale vigente, il risultato invece è stato quello di far cadere il Paese in una fase preoccupante di stallo, nella quale non è ben chiaro chi potrà prendere in mano le sorti del Governo riuscendo a trovare una solida maggioranza. E questo, soprattutto, a causa di una sciagurata legge elettorale che nessuno ha voluto modificare probabilmente perché ognuno pensava di poterla gestire a proprio vantaggio. Frutto di un vecchio modo di fare politica: pensare prima ai posti che ci sono da occupare e poi ai programmi da realizzare.
Ma il risultato del voto con i milioni di preferenze alla lista di Beppe Grillo non aiuta certo a risolvere il problema. Pur rispettando il giudizio e il voto di milioni di persone, mi sembra che sia troppo facile contestare tutto e tutti, troppo facile dire “tutti a casa”, troppo “pilatesco” dire che non ci si assume nessuna responsabilità e che si voteranno solo i provvedimenti che si ritengono giusti rispetto al proprio “credo”.
Qui c’è in ballo la gestione dell’Italia: la Costituzione Italiana prevede dei passaggi ben chiari per l’insediamento della Camera e del Senato. C’è bisogno di una FIDUCIA che consenta a un Governo di entrare nei pieni poteri. Senza di questa non c’è legittimazione e il Parlamento non può nemmeno iniziare a discutere di eventuali proposte.
Ma come si fa a tirarsi indietro dalle proprie responsabilità in questo modo? Ma tutte quelle persone che hanno votato il Movimento Cinque Stelle si aspettano questo? Si aspettano che le persone elette stiano alla finestra aspettando che venga il bel tempo per prendere il sole?
Io credo e spero che un po’ di buon senso e di amore verso la propria Nazione, soprattutto in questo particolare momento così difficile per tutti, spinga le persone elette nelle liste di Grillo a prendere delle posizioni anche in dissenso con il proprio leader, se questo dovesse servire a far sì che si possa portare avanti davvero quel cambiamento che tutti auspichiamo.
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