La mostra Scultori a Villa Recalcati inaugurata sabato 2 marzo è la naturale conclusione di un’iniziativa partita tre anni fa con l’obiettivo di valorizzare gli scultori legati alla provincia di Varese e, attraverso le loro voci, il nostro territorio
La scultura affonda le sue radici lontano nel tempo: nelle prove medioevali dei maestri comacini e dei Maestri Campionesi, nell’attività degli scalpellini viggiutesi, dei ‘picasass’ che hanno lavorato la preziosa pietra che costituisce il substrato geologico del varesotto, raggiungendo risultati eccellenti grazie all’abilità tecnica e alla capacità creativa che li ha contraddistinti e resi famosi. Poi, in particolare nel corso dell’Ottocento e del Novecento, sono emerse alcune tra le più grandi voci della scultura da Giovanni Vela a Butti, Pellini, Pogliaghi sino a Manzù, Tavernari, Frattini, Fontana, Bodini, Cassani, Pomodoro.
Valorizzare questa tradizione e arricchire la città di Varese di un Museo della Scultura è stato l’obiettivo della Provincia di Varese, concluso con la mostra e la costituzione del museo permanente di scultura open air, luogo funzionale a una specifica cultura del territorio, “un diamante che può essere conosciuto e goduto dai varesini e dai turisti che arrivano nel capoluogo”.
Il progetto noto come Scultori a Villa Recalcati si è dipanato in un arco temporale di oltre tre anni durante i quali sono state allestite mostre personali di alcuni tra i più qualificati scultori legati per nascita o vita al territorio varesino. Ogni mostra è stata suggellata dall’acquisizione da parte della Provincia di una delle opere esposte, a testimonianza dell’ iniziativa, ma ancor più per dare il via al collezionismo pubblico destinato a lasciare una traccia preziosa nel tempo; ciò ha consentito pian piano l’acquisizione di una ricca collezione permanente, il primo passo verso il museo ‘en plein air’ ora allocato nello splendido parco, struttura atta a ospitare e valorizzare una collezione aperta al pubblico. Ben si integrano le sculture nell’architettura spaziale e paesaggistica del giardino, ben si valorizzano i beni artistici; alcune opere esposte sono inedite, altre sono presenti già da tempo, altre sono da sempre collocate all’interno, nelle sale del palazzo. Il museo è ‘in fieri’: crescerà perché il ‘progetto è dinamico’ e prevede l’acquisizione di nuove sculture, ma da subito Varese ha nel parco di villa Recalcati una galleria permanente, un museo a cielo aperto.
Passeggiando tra i vialetti o sostando sulle balconate si possono ammirare opere di Cassani, Tavernari, Carlini, Farkas, Vittore Frattini, Greco, Ghinzani, Corno, Mazzacurati, Pirruccio, Zauli, Coletta. La permanente è un’occasione per valorizzare sia le opere sia la Villa Recalcati, è un invito un motivo in più rivolto ai Varesini e ai turisti a godere delle bellezze naturali e artistiche che la nostro territorio offre, è una seria forma di cultura.
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