Abbiamo avuto notizia in questi giorni di un prossimo allestimento di una mensa popolare presso la sede della Croce Rossa in via Dunant, in convenzione con il Comune. In tale occasione ci si è chiesti, come molti in questi mesi, che cosa accadrà dopo la partenza dei frati dalla Brunella il prossimo mese di giugno, in particolare cosa accadrà della mensa, del servizio docce e dell’armadio del povero, che in questi anni hanno rappresentato il segno di una carità visibile e apprezzata dai poveri che ne hanno usufruito e non solo da loro.
Occorre sottolineare che anche se i frati lasceranno la Brunella, la parrocchia resta e la Chiesa varesina, e la Caritas in particolare, non hanno mai perso di vista la necessità di dare continuità a questi servizi, perché non si può immaginare di privare improvvisamente persone fragili di un sostegno che risponde a bisogni essenziali.
Per questo motivo la Caritas si impegna a esserci, non tanto per sostituire i frati portatori del loro specifico carisma francescano, quanto a garantire la continuità di questi servizi e a pensare anche a come potenziarli, avvalendosi anzitutto del prezioso contributo dei volontari, che in questi anni con la loro generosità hanno reso possibile tutto questo.
Nei prossimi mesi vogliamo pensare anche a come rispondere ad altri bisogni presenti nella nostra città, fra questi penso in particolare all’accoglienza degli studenti fuori sede dell’Università dell’Insubria che faticano ancora a trovare un’ospitalità a costi popolari. In tutto questo come Caritas varesina ci sentiamo umile espressione dell’anima solidale della nostra gente.
Don Marco Casale Responsabile della Caritas varesina
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