Nonostante il bailamme elettorale, il Monte dei Paschi, la Saipem, la Finmeccanica, il festival di Sanremo, le dimissioni del Papa, le imbarazzanti galanterie del Cavaliere e le nuvole nere che hanno dissipato il celeste che sovrastava il Pirellone, il futuro si annuncia roseo. Merito, bisogna dirlo, di Giulio Tremonti. Il quale nelle vesti di candidato premier in camicia verde ha rivelato a “WebCondicio” proposte di riforma “che possono essere fatte in un minuto”. Domanda: perché non le ha fatte quand’era ministro dell’Economia? Perché impegnato notte e giorno a far credere che i conti erano sotto controllo non aveva un minuto da perdere.
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