In questi giorni, ma non solo in questi, i cittadini lombardi, e non solo questi, si vedono minacciati nel loro diritto-dovere di respirare. Le polveri sottili, frammiste al polverone elettorale, attaccano buoni e cattivi, senza riguardi per nessuno. A Varese hanno superato il limite dei 50 microgrammi per metro cubo, mentre il polverone elettorale ha superato ogni limite. Di conseguenza, stop alle vecchie auto, dichiarate impresentabili come Dell’Utri e Cosentino, e riduzione obbligatoria di un grado della temperatura nelle case, diversamente da quanto avviene nella campagna elettorale, sempre più rovente e sprecona. Avremo sì meno caldo in casa, ma meno inquinamento fuori e, cosa non trascurabile, meno spese. Nessuna restrizione è prevista invece per i partiti impegnati nella campagna elettorale: più sprecano, più alti saranno i rimborsi. Aveva ragione Totò: “E io pago!”
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Proprio nel giorno della memoria, il Cavaliere di seconda generazione (detto Silvio) si è ricordato che il Cavaliere di prima generazione (detto Benito) “ha per tanti versi fatto cose buone”, eccetto le leggi razziali e le guerre: quella in Etiopia con l’aiuto del gas e quella in Europa in aiuto di un altro patito del gas, tale Adolf. Nel giorno della memoria, come dimenticarlo? Esordì come delicato acquarellista, e per tanti versi anche lui autore di cose buone: in un vecchio filmato lo si può ancora ammirare mentre accarezza amorevolmente il suo cane lupo.
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